lunedì 11 dicembre 2017

DEL CINEMA IN ARABIA SAUDITA

Può esistere al mondo un posto civilizzato, industrializzato in cui non esiste il cinema?
Si, esiste, ed è l’Arabia Saudita..fino a ieri!
Da oggi, e dopo un divieto durato 35 anni, il ministro della cultura del Regno ha deliberato l’apertura dei cinema anche in Saudi. In realtà i cinema, in quanto luoghi pubblici di commistione di genere e quindi immorali, sono stati bannati solo nei primi anni 80.Vale a dire che precedentemente esistevano ed erano funzionanti.
Da 35 anni a questa parte alcune strutture sono fisicamente ancora in piedi ma non funzionanti.
Si prevede la costruzione di altri 300 edifici suddivisi nelle tre grandi città del Regno entro il 2030.
Il primo cinema sarà inaugurato, si spera, a marzo 2018 nella capitale Riyadh.
Leggendo i commenti alla notizia fresca di oggi pomeriggio, tuttavia, continuo a pensare che i più tradizionalisti non accettano di buon grado l’orientamento del nuovo Re.
Lo avevo verificato già dopo la notizia epocale che permetterà alle donne di guidare.
Tuttavia la società saudita si sta evolvendo rapidamente, qualcuno direbbe che si sta occidentalizzando.
L’apertura dei cinema si inserisce in un ampliamento dell’economia saudita che non vuole più basarsi quasi esclusivamente sul petrolio e l’indotto che ne deriva, ma vuole attingere ad altre fonti creando nuove, e forse più durature,opportunità di lavoro.
Tra le altre “buone nuove” di queste ultime settimane c’è anche la possibilità per le donne di entrare negli stadi, cosa che prima non era loro permessa perché esclusivo diritto degli uomini.
Però la notizia che tutti attendiamo, certamente storica più che mai e per la quale rimaniamo tutti ancora col fiato sospeso è l’abolizione della regola del”guardiano” che impone alle donne saudite di dover sottostare al volere di un uomo, il guardiano appunto, per le più importanti questioni quotidiane: viaggiare, avere un lavoro, o richiedere la custodia dei figli dopo il divorzio.
Anche questa regola, purtroppo, rende questo Paese unico al mondo.Non esiste infatti un’ altra nazione in cui una donna non ha la libertà operativa sui vari aspetti privati e sociali della propria vita.
Insomma col nuovo anno, 2018, vi racconterò’ di quella sera in cui ho guidato per andare al cinema in un posto in cui solo fino a pochi mesi fa tutto questo non era concesso.
A presto
xxxValeGirovaga

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